Escort in cambio di appalti? Benedetti story, l'uomo di molte relazioni come emerge dagli archivi e dai documenti camerali
Non è solo l’uomo del presunto scambio tra appalti pubblici dell’Agenzia Industrie Difesa in cambio di regali e prestazioni di escort: Enrico Benedetti, 60 anni da compiere a luglio, imprenditore di lungo corso della Ecologia Soluzione Ambiente, è un uomo di tante relazioni, economiche e politiche, e anche di qualche mistero. Vediamo perchè, con un'avvertenza: per tutti i coinvolti in questa vicenda, l'inchiesta Leonida, vale ovviamente la presunzione d'innocenza.
——Ecologia Soluzione Ambiente balza all’onore delle cronache per la prima volta il 22 gennaio 2010. Quel giorno a Reggio Emilia sbarca Abdulhafed Gaddur, ambasciatore libico in Italia, per una visita istituzionale che lo vede ospite proprio della Ecologia Soluzione Ambiente di Bibbiano. Un gran colpo per l’azienda di Enrico Benedetti: Gaddur è uno degli uomini più vicini a Gheddafi, di lui si racconta un passato nella polizia, mentre la biografia ufficiale registra esperienze di primo piano nella penisola: prima ambasciatore libico in Vaticano poi ambasciatore in Italia, Gaddur si muove in ambienti internazionali che contano, su indicazione diretta del Rais di Tripoli, tra politica e affari. Il Riformista scrive nel 2008 che alle feste di Gaddur si presentano due ex Presidenti del Consiglio come Massimo D’Alema e Lamberto Dini; altre fonti lo indicano come amico del faccendiere più noto d’Italia, il già andreottiano e berlusconiano Luigi Bisignani. Questo invece il giudizio di Gad Lerner nel 2014: “di certo (Gaddur, ndr) custodisce segreti trasversali formidabili sugli intrecci di regime fra la classe dirigente del nostro paese e la Libia di Gheddafi”.
Un pezzo da novanta, quindi, l’ambasciatore libico: e il nostro Benedetti al Carlino non nasconde la sua soddisfazione per l’opportunità di poterlo ospitare: “La visita dell’ambasciatore - fa sapere Ecologia Soluzione Ambiente in una nota - è solo il preludio a cui seguiranno ulteriori incontri operativi per realizzare una sempre maggiore ed auspicata sinergia”.
La visita di Gaddur a Reggio ha tutti i crismi dell’ufficialità: l’ambasciatore è accolto dal sindaco Graziano Delrio e dalla presidente della Provincia Sonia Masini. Ad accompagnare il diplomatico, un politico reggiano di area democristiana e di lungo corso, Gianguido Folloni, già Ministro dei rapporti con il parlamento, alla guida dell’associazione di Amicizia Italo Libica e dell’Isiamed, Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo.
Perchè un personaggio dello spessore di Gaddur finisce ospite della relativamente ‘piccola’ Ecologia Soluzione Ambiente di Bibbiano? L’azienda ha avuto un grande sviluppo a partire dagli anni ’90, ma a renderla importante nello scacchiere dell’economia e dei poteri emiliani c’è anche l'ascesa di Giorgia Iasoni (estranea all'inchiesta, ndr): la vicepresidente di Ecologia Soluzione Ambiente, e nipote di Benedetti, dal 2008 è presidente del gruppo dei giovani industriali di Reggio ed è spesso sotto ai riflettori. Di lì a pochi mesi, nel 2011, diventerà infatti presidente dei Giovani industriali dell’Emilia Romagna.
Giorgia Iasoni è descritta in quegli anni anche come moglie di Filippo Lodetti Alliata (estraneo a questa vicenda, ndr), imprenditore palermitano del settore dei parcheggi interrati, che proprio in quel 2010 con l’azienda di famiglia, Final spa, entra nell’Associazione temporanea di imprese che si aggiudicherà la realizzazione del Parcheggio Interrato di Piazza della Vittoria e che in seguito costituirà una società per la sua gestione.
Ecologia Soluzione Ambiente comincia quindi il 2010 alla grande, con Benedetti e Iasoni sotto ai riflettori per l’importante ospite libico in visita a Bibbiano; ma l’anno darà anche altre soddisfazioni, visto che il 28 settembre Ecologia Soluzione Ambiente sarà di nuovo in prima pagina. L’azienda di Bibbiano, infatti, ha realizzato i cassonetti interrati a servizio di una delle più belle piazzette del centro storico, piazza 24 maggio, completamente riqualificata su progetto dell’architetto Oliva. Giorgia Iasoni si ritrova, raggiante, ad inaugurare piazza e relativi cassonetti automatici con un bel pezzo di amministrazione reggiana: il sindaco, tre assessori e diversi manager della multiservizi Iren.
Ecologia Soluzione Ambiente è quindi già diventata un fornitore di rilievo per le istituzioni. In effetti l’azienda già in quegli anni a cavallo del 2010 ha avuto (e avrà in seguito) relazioni di lavoro con importanti multiservizi, sia in Italia che in Francia, con appalti per importi dalle centinaia di migliaia di euro in su.
Quelli a cavallo del 2010 - 2012 sono quindi anni di grande visibilità per Ecologia Soluzione Ambiente, che entra anche nelle cronache di una vicenda tra le più misteriose, ancora oggi, nella storia recente del reggiano, lo scandalo En.Cor. Di che si tratta? En.Cor era la società creata dal comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, per generare energia pulita a partire da combustibili ecologici. Un’operazione finita con il crack della società, chiusa con decine di milioni di euro di debiti. Il Comune di Correggio nel 2011, quando la situazione finanziaria di En.Cor. era già piuttosto grave, decide di cedere un ramo d’azienda attraverso un bando. Aggiudicataria risulta essere Ecologia Soluzione ambiente di Bibbiano. Un affare che però non porterà a risultati significativi. Ecco come riassume l’esito della vicenda Maria Laura Mantovani, parlamentare del M5s che nel 2019 presenta su questa storia una interrogazione ai ministri Tria e Bonafede: “...dalla ricostruzione documentale fatta dagli advisor, non risulta esserci stato alcun beneficio dalla cessione a Soer Correggio srl di un ramo d’azienda di En.Cor per euro 1,3 milioni, contabilizzati come plusvalenza nel bilancio della società, in quanto a fronte dell’incasso del prezzo per tale cessione, En.Cor ha pagato al partner privato aggiudicatario della gara un anticipo sul contratto di fornitura di pari importo”.
Misteri delle partecipate pubbliche alla reggiana: En.Cor verrà ceduta ad una scatola vuota svizzera, la Amtrade, ma i debiti se li accollerà la collettività di Correggio, perchè il comune si era fatto garante della situazione con delle lettere di patronage.
Quegli anni fanno registrare anche un incredibile successo per Ecologia soluzione Ambiente. E’ il 2013 e dopo il passo indietro di Ratzinger, il conclave si riunisce per eleggere il nuovo Papa. In piazza San Pietro si raggruppa una marea di fedeli: chi gestisce la spazzatura? Sul plateatico più santo della cristianità, ecco apparire i compattatori a energia pulita K- Solar di Ecologia Soluzione Ambiente.
Quelli a cavallo del 2010 - 2012 sono quindi anni di grande visibilità per Ecologia Soluzione Ambiente, che entra anche nelle cronache di una vicenda tra le più misteriose, ancora oggi, nella storia recente del reggiano, lo scandalo En.Cor. Di che si tratta? En.Cor era la società creata dal comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, per generare energia pulita a partire da combustibili ecologici. Un’operazione finita con il crack della società, chiusa con decine di milioni di euro di debiti. Il Comune di Correggio nel 2011, quando la situazione finanziaria di En.Cor. era già piuttosto grave, decide di cedere un ramo d’azienda attraverso un bando. Aggiudicataria risulta essere Ecologia Soluzione ambiente di Bibbiano. Un affare che però non porterà a risultati significativi. Ecco come riassume l’esito della vicenda Maria Laura Mantovani, parlamentare del M5s che nel 2019 presenta su questa storia una interrogazione ai ministri Tria e Bonafede: “...dalla ricostruzione documentale fatta dagli advisor, non risulta esserci stato alcun beneficio dalla cessione a Soer Correggio srl di un ramo d’azienda di En.Cor per euro 1,3 milioni, contabilizzati come plusvalenza nel bilancio della società, in quanto a fronte dell’incasso del prezzo per tale cessione, En.Cor ha pagato al partner privato aggiudicatario della gara un anticipo sul contratto di fornitura di pari importo”.
Misteri delle partecipate pubbliche alla reggiana: En.Cor verrà ceduta ad una scatola vuota svizzera, la Amtrade, ma i debiti se li accollerà la collettività di Correggio, perchè il comune si era fatto garante della situazione con delle lettere di patronage.
Quegli anni fanno registrare anche un incredibile successo per Ecologia soluzione Ambiente. E’ il 2013 e dopo il passo indietro di Ratzinger, il conclave si riunisce per eleggere il nuovo Papa. In piazza San Pietro si raggruppa una marea di fedeli: chi gestisce la spazzatura? Sul plateatico più santo della cristianità, ecco apparire i compattatori a energia pulita K- Solar di Ecologia Soluzione Ambiente.
Ma in definitiva, quindi, come sono i rapporti con la politica? Vediamo nel merito. Nel 2009 e 2012 Iasoni presenzia a dibattiti delle feste del Partito Democratico, prima a e Campagnola e poi a Reggio; e nel 2013, è tra gli 8mila che si riversano a Festareggio per ascoltare Matteo Renzi, poi salutato di persona alla gran tavolata dei supporter reggiani del rottamatore. Ma sembra esserci un legame anche con il centrodestra. Nel bilancio al 31 - 12 - 2012, Ecologia Soluzione Ambiente iscrive una partecipazione di 5mila euro alla Fondazione Liberamente di Milano, di area centrodestra. Saperne di più però è impossibile, data la mancanza di documenti sulla Fondazione.
Il nome di Benedetti torna nelle cronache durante il processo che vede alla sbarra alcuni dirigenti del comune di Reggio Emilia. Nel 2016 erano stati rilevati contatti tra Benedetti e Santo Gnoni, ex capo dell’ufficio legale del Comune di Reggio, e membro della commissione tributaria provinciale. Niente di penalmente rilevante, ma questo tassello si inserisce in un puzzle di conoscenze che lega Benedetti in modo ancor più preciso alle reti di influenza locale.
Il nome di Benedetti torna nelle cronache durante il processo che vede alla sbarra alcuni dirigenti del comune di Reggio Emilia. Nel 2016 erano stati rilevati contatti tra Benedetti e Santo Gnoni, ex capo dell’ufficio legale del Comune di Reggio, e membro della commissione tributaria provinciale. Niente di penalmente rilevante, ma questo tassello si inserisce in un puzzle di conoscenze che lega Benedetti in modo ancor più preciso alle reti di influenza locale.
E infine, un po’ a sorpresa, ecco l’inchiesta della Procura di Reggio che vede al centro proprio Enrico Benedetti: anche qui è possibile scorgere un pezzo delle sue buone relazioni con il mondo delle multiservizi e dei manager scelti dalla politica. Nell’ambito dell'inchiesta, infatti, sono stati indagati Giuseppe Tabani e Gianluca Paglia, due manager di Servizi Ecologici Integrati (Sei) Toscana, che gestisce il servizio integrato dei rifiuti urbani nel bacino dell’Ato Toscana Sud, che comprende le province di Arezzo, Grosseto e appunto Siena, unitamente a sei comuni della provincia di Livorno. Anche per loro ovviamente vale la presunzione d'innocenza, anche perchè siamo ad anni luce dal processo.
Dalle visure camerali emerge che Sei Toscana è detenuta al 58,3% da Iren Ambiente Toscana, che è presieduta da Moris Ferretti, attuale vicepresidente di Iren designato dal Comune di Reggio Emilia e figlio dell’ex vicesindaco di Reggio Franco Ferretti.
Infine, Gianluca Paglia, è un dirigente reggiano con una certa esperienza: è stato, tra i tanti ruoli ricoperti, anche dirigente di Iren Ambiente.

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