IL CDA DI IREN CHIEDE DI AUMENTARE I COMPENSI DEL CDA DI IREN. PER MIGLIORARE L'ATTRACTION' DELL'AZIENDA
I consiglieri del Cda di Iren chiedono di aumentare lo stipendio... dei consiglieri del Cda. In pratica, i supermanager che stanno ai vertici dell'azienda, nel consiglio di amministrazione, ritengono di essere pagati meno del dovuto. La questione ha un ché di curioso, considerato che gli ultimi dati disponibili, relativi al 2020, ci dicono che i dirigenti con responsabilità strategiche di Iren 'drenano' in compensi risorse per ben 1 milione e 752mila euro: cifre ragguardevoli.
Pare, però, che nel mercato dei dirigenti delle multiutility circolino cifre anche maggiori.
Ecco quanto si legge nella Relazione illustrativa degli amministratori sul punto 5 dell'ordine del giorno dell'assemblea dei soci di Iren (che si terrà a giugno):
"In vista del rinnovo del mandato consiliare con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, è stata effettuata un'analisi di benchmark con riferimento ai compensi spettanti per l'incarico di Consigliere non esecutivo e di componente di un Comitato endo-consiliare in società quotate comparabili, per dimensione o business, a IREN, avuto particolare riguardo alle società appartenenti al settore Energy and Utilities, con il supporto di un qualificato advisor indipendente selezionato in esito a procedura competitiva (The European House Ambrosetti). L'analisi — oggetto di specifica relazione al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25 marzo 2021 e delle cui risultanze è stata data evidenza nell'ambito della precedente Relazione sulla Remunerazione approvata daIl’Assemblea dei 6 maggio 2021 (cfr. pagg. 8 9) — pone in evidenza come i compensi per le suddette cariche siano allineati intorno al primo decile del mercato considerato o al di sotto dello stesso, anche prendendo in considerazione il compenso orario basato sul tempo impiegato nelle riunioni del Consiglio e dei Comitati.
Peraltro, si evidenzia che i compensi per le cariche di cui sopra sono rimasti sostanzialmente invariati dal 2013², pur a fronte della crescente complessità del Gruppo, dell'ampliamento del perimetro di attività e dell’ espansione sul territorio, con conseguente maggior impegno e responsabilità in capo ai consiglieri, soprattutto per quanto attiene all'ampiezza delle competenze istruttorie demandate ai Comitati endo - consiliari".
Il Consiglio di amministrazione ha fatto svolgere una ricerca da cui si evince che il consiglio di amministrazione è pagato poco. Ne deriva una ben facile conseguenza, espressa come segue.
"Alla luce di quanto sopra, facendo seguito a quanto già segnalato all’Assemblea dei Soci del 6 maggio 2021, si conferma I’opportunità di sottoporre alla valutazione dell’Assemblea degli Azionisti, che sarà prossimamente chiamata ad eleggere il nuovo organo amministrativo della Società e a stabilirne il compenso, anche in termini di cap complessivi, ai sensi dell'art. 21 dello Statuto, di riconsiderare:
.) I’ammontare dei compensi dei Consiglieri di Amministrazione e
.) in generale, l'importo complessivo per la remunerazione dell'intero boord (comprensivo anche degli ammontari per gli amministratori investiti di particolari cariche e per i Comitati endo-consiliari), al fine di consentire al Consiglio dì Amministrazione che sarà nominato per il triennio 2022-2024 di dare conseguente esecuzione a quanto previsto nell’ambito delle presenti Linee Guida".
Stando alle valutazioni del Consiglio di amministrazione, l'aumento dei compensi avrebbe dei positivi effetti non solo per i consiglieri stessi, ma anche per l'azienda.
"In particolare, l'incremento — se avallato daII’Assemblea dei Soci nell'esercizio delle sue prerogative — permetterebbe al Consiglio di Amministrazione di: migliorare il posizionamento di IREN sul mercato, facilitando l'attraction (neretto nostro, ndr) e stimolando l’apporto professionale dei Consiglieri, a partire dagli Amministratori investiti di particolari cariche; rivedere in aumento il compenso per la partecipazione ai Comitato endo-consiliari con un maggiore allineamento alla mediana del benchmark effettuato, nell'ottica di rendere la politica delle remunerazioni del board e dei Comitati costituiti al suo interno più coerente con l'impegno richiesto per lo svolgimento degli incarichi, differenziando eventualmente tra i diversi Comitati in relazione aIl'intensità del coinvolgimento richiesto ai rispettivi componenti per l'espletamento delle funzioni assegnate (e le responsabilità connesse); consentire, se sarà ritenuto opportuno dal nuovo board, una diversa modulazione dei Comitati in termini di numero e composizione, sempre con l'obiettivo di rimanere allineati alle best practice rilevate".
A questo punto, posto che legittimo è chiedere e rispondere è cortesia, ci restano due domande:
1) Ha senso proporre un aumento di stipendio per i manager di una azienda il cui indebitamento viaggia verso i 2905 milioni di euro? Avete letto bene: quasi tre miliardi di euro di debiti. Per una azienda che campa di bollette dei cittadini.
2) Ha senso proporre un aumento di stipendio per i manager di una azienda che si presenta ai cittadini con bollette aumentate in modo significativo proprio nell'anno in corso, mettendone molte in seria difficoltà?
Ai posteri l'ardua sentenza.

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