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L'indagine Angeli e Demoni inchioda Carletti alle sue responsabilità politiche




Il rumore di fondo degli ignoranti e dei cortigiani non ha consentito, se non in poche eccezioni (tra cui un articolo di Alessandra Codeluppi sul Carlino di sabato 29 giugno), di mettere a fuoco il reale ruolo del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti nell'inchiesta Angeli e Demoni. Abbiamo quindi assistito da un lato alla solita confusionaria crocifissione via social da parte dell'inqualificabile marmaglia fascistoide; dall'altro lato, alla santificazione a priori del sindaco indagato da parte della segreteria provinciale del Pd, che con una certa mancanza di equilibrio (evidentemente il primo timore è quello di perdere il comune) ha deciso di ignorare completamente quello che sta scritto nelle carte del gip Luca Ramponi. 
Qua sopra pubblichiamo lo stralcio più significativo dell'analisi del giudice sulla posizione di Carletti: che dal punto di vista politico, è una bocciatura del suo operato. 
Il sindaco di Bibbiano secondo il magistrato ha dato "copertura politica" alla onlus Hansel e Gretel, omettendo pubblicamente di spiegare che si trattava di un soggetto privato che erogava prestazioni a pagamento, "falsamente e subdolamente facendo intendere che si trattasse di una mera collaborazione scientifica a titolo gratuito". 
Il giudice non usa giri di parole: Carletti, nel suo ruolo di responsabile delle politiche dell'Unione Val d'Enza, avrebbe sbagliato due volte. Da un lato, avrebbe omesso di controllare su quanto stava accadendo; dall'altro, si sarebbe adoperato per consentire alla Hansel e Gretel di proseguire la sua attività per ottenere un 'ritorno di immagine' politica. Mentre Carletti si prendeva gli applausi ai convegni sulla tutela dei minori, gli operatori indagati vessavano i bambini con pressioni psicologiche indebite e pratiche che ormai sono a tutti tristemente note. 
Ecco il reperto testuale dall'ordinanza del Gip: Carletti 



Le carte raccontano di un sindaco che, fiutando la potenzialità in termini di consenso della lotta contro gli abusi su minori, si fa di fatto strumentalizzare da quella Onlus, Hansel e Gretel, che dovrebbe essere solo e soltanto uno dei potenziali fornitori esterni di servizi (attraverso un'altra società) della pubblica amministrazione. C'è una intercettazione telefonica in cui un altro sindaco della Provincia, che per pietà non citiamo, si rivolge a Carletti per fare una donazione alla onlus. Come se il sindaco facesse da collettore di finanziamenti (ovviamente non lo era, ma il 'malinteso' è estremamente chiarificatore) per la onlus Hansel e Gretel. 

Non c'è quindi solo il problema, come sottolineato dal Procuratore Capo di Reggio Mescolini, che a Carletti siano contestati l'abuso d'ufficio e il falso. C'è una responsabilità politica che dovrebbe far riflettere il Pd. Il quale, invece, dal canto suo, ha scelto una linea ipergarantista, confermando senza se e senza ma Carletti nel ruolo di sindaco, nonostante i domiciliari. 
E' possibile che il sindaco Carletti esca totalmente indenne dalla vicenda giudiziaria: ma il ruolo ricoperto in questa storia, ne dovrebbe intaccare inevitabilmente la credibilità politica. 

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