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C'era una volta il conflitto d'interessi



Anche a Reggio, evidentemente, alcune buone prassi di democrazia fanno ormai parte dell'antiquariato. 
Facciamo finta di non avere un assessore al commercio, attività produttive e valorizzazione del centro storico i cui parenti stretti hanno proprio una attività ricettiva in centro storico: e vabbé. Facciamo finta che non sia bizzarra la situazione creata tra Assessorato alla Cultura e Fondazione Palazzo Magnani, dove controllore e controllato sono rappresentati ai vertici da persone amiche e che sono state di fatto colleghe di lavoro per tanti anni: e vabbé. 
Situazioni figlie dello spirito del tempo. 
C'è poi il caso dell'assessore al bilancio Daniele Marchi, che ha anche le deleghe a Welfare, Lavoro, Sanità e Politiche per i cittadini migranti.
Proprio riguardo all'ultima delega, non è sfuggita a qualcuno una recente determinazione dirigenziale, di cui riportiamo qui di seguito un'immagine: 


Ma è possibile che la delega alle Politiche per i cittadini migranti vada proprio al dipendente in aspettativa di una cooperativa che si occupa di accoglienza dei migranti? 
Una volta, non si sarebbe parlato di conflitto di interessi?

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