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La guerra dei conti coop in Holmo: Coopsette e Manutencoop votano contro al bilancio



Holmo è una holding di cooperative che detiene il 6,66% della Unipol guidata da Carlo Cimbri: si tratta di una società che sostanzialmente gestisce questa partecipazione delle coop nel gigante della finanza 'rossa'. 
Per le coop socie di Holmo, la partecipazione in Unipol ha una notevole valenza strategica. Il perchè lo mette in chiaro un articolo di Camilla Conti per Il Giornale del 6 luglio scorso: Unipol distribuisce molte risorse ai soci sotto forma di dividendi. 


"Cimbri (presidente Unipol, ndr) deve stare attento a far digerire eventuali 'bocconi' ai suoi azionisti di riferimento, ovvero le cooperative cui ha promesso di distribuire ricche cedole per complessivi 600 milioni entro il 2021 dopo aver venduto Unipol Banca a Bper per 220 milioni (operazione costata 338 milioni di minusvalenze sul bilancio di Unipol e 50 milioni su quello di UnipolSai)". 
All'ultima assemblea dei soci di Holmo, tutti hanno votato compatti il bilancio, tranne due coop: una è la reggiana Coopsette, l'altra è Manutencoop.
Si tratta di due voti contrari molto pesanti. Manutencoop è il principale azionista di Holmo, con il 18% circa di azioni; Coopsette, da tempo in liquidazione coatta, ha il 7% circa. 
A fare notizia, come si dice in gergo, sono le motivazioni messe nero su bianco, nel verbale dell'assemblea soci, a giustificazione del voto contrario. 
Le riportiamo per intero, di seguito, perchè rappresentano bene la battaglia sui conti che sta andando in scena ormai da oltre un anno: Coopsette infatti aveva già votato contro il bilancio di Holmo un anno fa. Il virgolettato è ripreso dal verbale dell'assemblea dei soci, un documento ufficiale. 
"Interviene, poi, la signora Rossella Fornasari in rappresentanza del socio Manutencoop società cooperativa, la quale dichiara che il valore della partecipazione in Holmo S.p.A. detenuta dal socio Manutencoop è inferiore rispetto a quanto rinvenibile dall’esame del bilancio all’esame dell’assemblea, nonostante la società Holmo S.p.A. si sia attenuta alle risultanze contenute in appostai perizia. La signora Fornasari conclude il proprio intervento anticipando che il socio Manutencoop voterà contro l’approvazione del bilancio". 
Non risultano a verbale, invece, le motivazioni della bocciatura espressa da Coopsette. Ora, non occorre essere degli esperti di finanza per capire che mettere in discussione i valori della partecipazione in Holmo, pone un problema, almeno teorico, anche ai bilanci delle altre coop socie. 
Ma non ci spingiamo oltre. Riportiamo di seguito le parole del presidente di Manutencoop, Claudio Levorato, in una intervista centrata proprio sui problemi sorti in Holmo (rilasciata a Il Giornale, sabato 20 luglio). 

"Agli atti abbiamo fatto mettere che il valore della partecipazione in Holmo è inferiore rispetto a quello rinvenibile dall'esame del bilancio. Holmo ha 265 milioni di debito, 165 milioni sono le esposizioni con Carige e con Morgan Stanley che a dicembre 2018 ha ereditato il credito in capo a Mps. Altri 100 milioni circa sono debiti verso le coop di consumo sotto forma di titoli obbligazionari. In tutto la partecipazione vale 200 milioni. Meno dei debiti. Ho quindi voluto porre il problema di una partecipazione che oggi vale circa un terzo del prezzo di libro. Anche per capire cosa si vuole fare il prossimo anno quando scadrà il patto di sindacato che possiede circa il 30% delle azioni di Unipol". 
Se abbiamo capito bene, la partecipazione di Holmo in Unipol vale meno dei debiti complessivi di Holmo. Siccome Holmo sostanzialmente fa una cosa sola, ovvero la partecipazione in Unipol, viene da dire che il problema sarebbe di urgente risoluzione. Anche perchè una parte del debito di Holmo è recentemente passato da Mps a Morgan Stanley e questo comporta un deciso cambiamento di prospettiva. Ecco come viene codificato questo passaggio nel verbale dell'assemblea di bilancio: 


"Il Presidente ringrazia per l’intervento e aggiunge che la cessione del credito vantato nei confronti di Holmo S.p.a. da Banca Monte Paschi di Siena S.p.A. a Morgan Stanley Bank International Limited, avvenuto nel dicembre 2018 e riportato in nota integrativa, non agevolerà i rapporti con i creditori poiché Morgan Stanley è un interlocutore nuovo e con attività differenti rispetto a quelle di Banca Monte dei Paschi; la stessa Banca Carige creditrice di Holmo S.p.a. potrebbe valutare la cessione del credito". 

Quali possono essere le ripercussioni sui soci di Holmo in questo contesto?











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